La città d’oggi su mappa di ieri

di Roberto Parmeggiani

Milano e i suoi monumenti , le sue vie, i suoi cortili. Un tema affascinante, che è stato affrontato e scandagliato da centinaia di pubblicazioni, volumi, trattati, dal punto di vista urbanistico, sociologico, storico ambientale. Ma nello studio della città, intesa come luogo fisico in cui la gente lavora vive ed abita, mancava qualcosa che coniugasse la modernità di Milano con le tracce della sua storia, un “trait d’union” che semplificasse quali memorie del passato sopravvivono nella forsennata vita d’oggi. A questa lacuna, grave soprattutto per ciò che riguarda il rapporto tra arte, storia e urbanistica, vissuto nel quotidiano, rimedia oggi una iniziativa della Dradi Tabulae Editiones che ha realizzato una precisa ed aggiornatissima Mappa del Centro storico di Milano a volo d’uccello.

Iniziata da Carlo Dradi negli anni ’50 e terminata dal figlio Giovanni , la mappa si presenta quale prezioso strumento per la comprensione di Milano e si avvale di una veste grafica inusuale e prestigiosa. Rinnovando la tradizione cartografica milanese (il cui inizio è probabilmente rintracciabile in una mappa inserita nel Codice Urbinate del XV secolo, Mediolanum 1986 recupera il tratto e il disegno delle mappe rinascimentali fornendo un ritratto dell’attuale Milano dotato di particolare fascino[..] Il risultato è una mappa della zona centrale di Milano (entro le ex mura spagnole) che presenta le vie, le case, i monumenti nella assoluta precisione delle loro proporzioni[..] Il massimo rispetto per l’assetto storico dei monumenti garantisce poi di avere una visione di Milano “ com’era” prima dei grandi cambiamenti: il palazzo di giustizia è riportato senza le nuove coperture dei cortili.

Ai lati della mappa sono riportate le principali notizie sulla storia dei monumenti, con l’indicazione dei musei, pinacoteche, il che significa rivalutare culturalmente la città……..Dalla mappa Mediolanum ’86 esce allora una città al tempo stesso nuova e antica, portatrice di valori culturali e sociali che il lavoro di Dradi permette di leggere in profondità, al di sotto e al di là delle statistiche e delle incrostazioni di luoghi comuni e di pregiudizi che, provenienti da tutta Italia cercano di affossare la “milanesità”.